
RICHIESTA DI PERDONO
Perdonatemi: ho bisogno di maestri,
Di sapienti che mi guidino;
Altrimenti errerei
Solitario, come uno spillo
Conficcato nella lingua.
Perdonatemi: non so stare
Senza padri iracondi;
Senza calci negli stinchi,
Che mi scrollino di dosso
Le lagune e le indolenze
D’anaconda e coccodrilli.
*
[Di tutto quel che dite]
Di tutto quel che dite,
Io non so niente.
La professione più degna
È l’afasia di chi vive
La scoloritura carnale.
Non volli mai
Intendere l’inchiostro
Quale perpetuità positiva:
Ogni accenno d’infinito
È la boria d’una vita
Senza il tempo.
Chi pratica lo sport più definito,
Il pianto su sé stessi,
M’ha insegnato l’acidità del latte;
Infatti, non ho mai più poppato
Dopo la caduta nel peccato…
*
PREGHIERA
Signore, abbi pietà
Dei deboli, ché i forti
Sanno e non sanno di Te.
Signore, difendili…
Ché non possono dire
Chi Tu sia invero. Difendili
Da coloro che T’imporranno
Quale Eternità cattiva.
Nella nostra Apocalisse,
Vedremo la morte e poi il Nulla;
Da affrontare a occhi aperti!
Risorgeremo quale luce nella Luce,
Quando la carne sarà passata?