
Il mondo è come un cane.
Se carezzi la sua testa
a Occidente
è l’Oriente a scodinzolare.
*
Tu non te ne accorgi
ma quando parli
anche le parole
in bocca agli altri
vorrebbero passare
per la tua.

*
La tua ugola è un’altalena
e la tua bocca un parco
che prende il sole in agosto.
Io sono uscito dal mio corpo
e sono andato a dondolare
al parco giochi delle tue canzoni.
*
Come formiche sul tuo collo
uno accanto all’alo
i miei pensieri:
una collana di pupille
ballerine,
gioiello senza fine.
*
Il mio volto è finito nel grano,
la mia voce in bocca ai grilli.
Sono in fila le formiche
e portano ai cani le mie ossa.
*
Ora ho le nuvole in mezzo agli occhi,
i temporali sulla schiena,
una luna nera nello stomaco.
Siamo in aprile, ma io ho gennaio
incazzato sparpagliato nelle ossa.
*
Sto seduto
su una sedia che sta seduta
su una casa che sta seduta
su una sada che sta seduta
su una cià che sta seduta
su un pianeta che sta seduto
sulle gambe del vuoto.
Devo far piano.
Se mi alzo bruscamente
crolla tutto.